Iperadrenocorticismo

NEL CANE E NEL GATTO

L’iperadrenocorticismo, o morbo di Cushing, è una malattia scatenata dall’eccesso di produzione di ormoni da parte della ghiandola surrenale. La patologia può essere causata da un anormale funzionamento della ghiandola ipofisaria, da un tumore delle ghiandole surrenali, oppure da un eccessivo uso di cortisone somministrato per la cura di altre malattie. L’80% dei soggetti affetti dal morbo di Cushing presenta una forma dipendente dall’ipofisi (adenoma ipofisario benigno).

La malattia è caratterizzata da un decorso lento e progressivo e, spesso, i primi sintomi passano inosservati. Questi includono: aumento dell’appetito, aumento della sete e della diuresi, ridotta attività, addome dilatato.
Esami di laboratorio estesi radiografie ed ecografie sono indispensabili per diagnosticare la malattia, per la determinazione della causa e per studiare un piano di trattamento

LE TERAPIE POSSIBILI

Alcuni animali rispondono anche alla sola terapia farmacologica mentre altri necessitano dell’associazione con la terapia chirurgica. Il trattamento farmacologico consiste nell’uso del mitotano o del trolostano (Vetoril®).
I pazienti in terapia con questi farmaci devono essere strettamente monitorati.
Il tumore non invasivo della ghiandola surrenale può essere rimosso chirurgicamente. Se gli ormoni della ghiandola surrenale vengono soppressi in maniera drastica si rischia di ricadere in una condizione detta malattia di Addison, che potrebbe pregiudicare la vita del paziente.

LA PROGNOSI

Quando la terapia farmacologica è ben impostata e strettamente monitorata, l’aspettativa di vita degli animali con iperadrenocorticismo è relativamente lunga, con una sopravvivenza media di 36 mesi. Tuttavia, possono comparire alterazioni metaboliche secondarie, come il diabete mellito che, spesso, riducono il tempo di sopravvivenza. Quando l’iperadrenocorticismo è causato da un tumore della ghiandola ipofisaria, questo può determinare compressioni su altre parti del cervello, con la conseguente comparsa di altri sintomi neurologici che possono pregiudicare la sopravvivenza del paziente. Infezioni secondarie a carico della pelle, delle vie urinarie e del fegato possono manifestarsi a causa della immunosoppressione dovuta ad alti livelli di ormoni surrenalici (cortisolo) circolanti.
E’ importante studiare un piano di trattamento personalizzato per rallentare la progressione della malattia.

I SINTOMI

Quali sintomi possono accompagnarsi al progredire della malattia?

Stadio iniziale:

Aumento della sete e della diuresi
Aumento dell’appetito
Affaticamento
Letargia
Distensione addominale
Debolezza muscolare
Perdita di peli
Mancata ricrescita di peli
Lievi infezioni cutanee

Stadio avanzato:

Persistenza dei sintomi dello stadio iniziale
Perdita di peso
Decadimento muscolare
Moderata o grave perdita di pelo
Grave infezione cutanea
Assottigliamento della pelle
Infezioni croniche degli occhi
Peggioramento delle condizioni dentali
Ipertensione
Infezioni croniche delle vie urinarie
Incontinenza
Calcoli vescicali
• +/- diabete mellito
Coaguli ematici nei polmoni
Crisi addisoniana (debolezza, vomito, diarrea, aritmie cardiache, convulsioni)

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